“Racconta, O Musa, di coloro che hanno tanto viaggiato”

Giustamente, è un eco dell’Odissea, poema senza tempo di Omero, che introduce il settimo inciso in studio di Loreena McKennitt, l’ultimo volume di un progetto che ella descrive come “un diario di viaggio musicale”. Questa volta, il viaggio la porta alla ricerca dei sentieri più orientali dei Celti, dalle pianure della Mongolia al regno di Re Mida e l’Impero Bizantino. Lungo la strada, Loreena riflette sui concetti di casa, del viaggio in tutte le sue incarnazioni, della mescolanza incrociata che sottosta alla storia umana e dei nostri retaggi universali di conflitto e speranza.

Registrato al Real World Studios con la partecipazione di molti acclamati musicisti, l’album offre un tesoro di strumenti, dall’arpa al hurdy-gurdy, dalla fisarmonica all’oud, alla lira, al kanoun e la nickelarpa (un violino a tasti scandinavo). Fra i punti salienti ricordiamo i ritmi seducenti e l’influenza della Via della Seta nel primo singolo, “Caravanserai”; “Penelope’s Song”, un’ode all’amore risoluto; e l’atmosfera musicale di Loreena per il poema sull’amore nato sotto una cattiva stella, “The English Ladye And the Knight”. Insieme, i nove brani inclusi in An Ancient Muse ricordano un mondo intero di storie umane che sono tanto uniche quanto indimenticabili.