PAOLI GIno, REA Danilo
Due Come Noi Che

MPR 042 CD

8015948304433
Parco della Musica Records
Italia

 

Gino Paoli and Danilo Rea were already fellow adventurers in the project "Un incontro in Jazz", of which Parco della Musica Records released the album for the "Auditorium Recording Studio" series, they are now back together for a new album. "Due come noi che…" is a valuable example of how two absolute artists can interpret in an innovative way some classics in the history of Italian music. Solo piano and voice, just Daniele and Gino, only their ability to chase, to distance and find themselves on a road that is that one of the most beautiful songs of our heritage. The most popular songs by Gino, from "Averti addosso" to "Il cielo in una stanza", from "Vivere ancora" to "Perduti" through "La gatta" and "Come si fa", together with pearls tracks of the Genoese singer-songwriters, who are Gino's friends of a lifetime: "Canzone dell’amore perduto" and "Bocca di Rosa" (instrumental) by De André, "Il nostro concerto" by Umberto Bindi, "Vedrai Vedrai" byTenco and "Se tu sapessi"by Bruno Lauzi. In the track list also "Non and are via" Italian translation of the wonderful "Ne me quitte pas" as Jacques Brel asked to translate to Paoli.

Gino Paoli, one of the songwriters who wrote some of the most beautiful pages of Italian music. The author of "Senza fine", "Sapore di sale", “La gatta” born in Monfalcone, is in Genoa, where he moved as a child, Gino Paoli - after working as a porter, graphic and painter - that debuted as a dance hall singer, then forming a rock band with friends Luigi Tenco and Bruno Lauzi. When the glorious label Ricordi, who had held a baptism Bellini and Donizetti, Verdi and Puccini, decided to extend its business to pop music, and signed the strangly whining voice singer, now recognized as one of the greatest representatives of Italian music of the sixties and seventies. Gino Paoli wrote and performed songs like TIl cielo in una stanza, La gatta, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia d'amore, Quattro amici, he participated in several editions of the Sanremo Festival, he has collaborated with several colleagues to the realisation of albums and hit singles, and has composed movie soundtracks.

Danilo Rea managed to attract the attention of listeners mainly due to the his versatility and the open attitude of his music. After his classical piano studies at the Conservatory of Santa Cecilia in Rome and his experience as a musician in the world of progressive rock, Danilo debuted in the world of jazz with the "Trio of Rome" in 1975, achieving international fame. His music is full of surprising moments of improvisation of great lyricism that made the critics recall the great Keith Jarrett. However, unlike the American star, Rea draws its inspiration from the musical traditions of his native land, from classical and Italian pop, rather than the "Great American Songbook". So it is not surprising that in Italy he is considered as the greatest poet among jazz musicians who became famous playing with many songwriters and singers like Claudio Baglioni, Domenico Modugno,Gianni Morandi, Pino Daniele and Mina.


Già compagni di avventura nel progetto “Un incontro in Jazz” di cui la Parco della Musica Records ha pubblicato l’album per la serie “Auditorium Recording Studio”, Gino Paoli e Danilo Rea ritornano insieme per un nuovo progetto discografico. “Due come noi che…” è un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana. Solo piano e voce, solo Danilo e Gino, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio. Le canzoni più amate di Gino, da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” (strumentale) di De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi. Nella track list anche “Non andare via” traduzione italiana della meravigliosa “Ne me quitte pas” che proprio Jacques Brel chiese di tradurre a Paoli.

Gino Paoli, uno dei cantautori che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana. L'autore di "Senza fine", "Sapore di sale", “La gatta”, Originario di Monfalcone, è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che Gino Paoli - dopo aver fatto il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore - debutta come cantante da balera, per poi formare un band musicale con gli amici Luigi tenco e Bruno Lauzi. Quando la gloriosa casa discografica Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera, scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante oggi riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della musica leggera italiana degli anni sessanta e settanta. Ha scritto ed interpretato brani quali Il cielo in una stanza, La gatta, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia d'amore, Quattro amici; ha partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.

Danilo Rea riesce ad attirare l’attenzione degli ascoltatori soprattutto grazie alla grande versatilità e all’apertura musicale. Dopo gli studi di pianoforte classico al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e l’esperienza come musicista nel mondo del progressive rock, Danilo debutta nel mondo del jazz con il “Trio di Roma” nel 1975, raggiungendo la notorietà internazionale. Inoltre la sua musica è ricca di sorprendenti momenti di improvvisazione di grande lirismo che gli sono valsi l’accostamento al grande Keith Jarrett. Tuttavia, a differenza della star americana, Rea trae la propria ispirazione dalla tradizione musicale della sua terra di origine, dai classici e dal pop italiano, piuttosto che dal “Great American Songbook”. E quindi non sorprende che in Italia egli venga considerato come il grande poeta tra i musicisti di jazz e che sia diventato famoso suonando con molti cantautori e cantanti come Claudio Baglioni, Domenico Modugno, Gianni Morandi, Pino Daniele e Mina.