Il coro maschile di Marsiglia, LO COR DE LA PLANA, torna con nuovo, riottoso album, Marcha. Letteratura e protesta musicale prendono una forma particolarmente ribelle e sovversiva – in particolare nel repertorio marsigliese – e uno humour combinato con contrasti esagerati a volte violenti, altre morbidi. LO COR DE LA PLANA supera gli schemi stantii e le forme codificate tipiche del canto tradizionale. Le voci e le percussioni (bendir, tamburi, grancasse e battito delle mani) restituiscono alle canzoni un ambiente febbrile che le rende uniche e costituisce orami un segno distintivo del gruppo. Superbo.
Il coro maschile di Marsiglia, LO COR DE LA PLANA, torna con nuovo, riottoso album, Marcha. Letteratura e protesta musicale prendono una forma particolarmente ribelle e sovversiva – in particolare nel repertorio marsigliese – e uno humour combinato con contrasti esagerati a volte violenti, altre morbidi.
LO COR DE LA PLANA supera gli schemi stantii e le forme codificate tipiche del canto tradizionale. Le voci e le percussioni (bendir, tamburi, grancasse e battito delle mani) restituiscono alle canzoni un ambiente febbrile che le rende uniche e costituisce orami un segno distintivo del gruppo. Superbo.
«Terzo album per il quintetto polivocale-percussivo che prende nome dal quartiere marsigliese di La Plaine. LO CÒR DE LA PLANA nasce nel 2002, anche se l’idea di un gruppo di voci maschili e percussioni frullava nella mente del leader Manu Théron da almeno dieci anni. Es lo titre (2003) e Tant demon (2007) sono i precedenti acclamati lavori dedicati al canto sacro e alla danza. Con Marcha! Manu Théron, Rodin Kaufmann, Benjamin Novarino-Giana, Denis Sampieri, Sébastien Spessa perfezionano la loro personale via alla polifonia, innovativa già di per sé rispetto ad un’inesistente tradizione vocale polifonica marsigliese, producendo complesse e spregiudicate armonizzazioni vocali, esaltando intonazioni, registri e coloriture vocali, usando poliritmie di area sud-mediterranea, giochi contrappuntistici tra voci e percussioni. Oltre alla lingua, i riferimenti alla tradizione occitana vanno ricondotti alla scelta di riprendere il repertorio di “cantautori” marsigliesi che, tra fine XIX secolo e inizi XX componevano in occitano. Quanto al titolo polisemico marcha, non indica solo il comando militare, ma è una parola occitana che significa “d’accordo”, “va’” o “muoviti”.» (da http://www.blogfoolk.com)
01 La Despartida 03.39 02 Canalha 02:57 03 Masurka Mafiosa Marselhesa 04:23 04 Sant Trofima 04:35 05 Noste Pais 07:31 06 Impro Tautena & La Tautena e la... 06:23 07 La Libertat 02:30 08 Farandola dei Bàris 09:24 09 Aimi pas lei Capelans 15.22
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La nostra playlist su spotify Pre Minimalismo, minimalismo e post minimalismo, brani dal nostro catalogo curati per noi da Federico Marchesano,
PAOLO BONFANTI & MARTINO COPPO - You Were Right
from the CD "Pracina Stomp"
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