La musica dell’Argentina è sempre qualcosa di speciale tra le mani del chitarrista Horacio Burgos e del bassista Carlos Buschini. Ancora riunito dopo il primo album “EntreveraDOS”, il duo esprime l’essenza della musica sudamericana sia nelle proprie composizioni sia nell’esecuzione di grandi brani di Antonio Lauro, Chabuca Granda, Hermeto Pascoal, Carlos Gardel. Burgos e la sua chitarra saggia, piena di luce e finezze da brivido; Buschini e il suo basso che è terra e che è aria, quando vola nelle sue composizioni.
A fuoco lento
Le melode sembrano stese sotto una penombra, come nello strascico del giorno che volge alla sera. Le note che avvolgono l'oscurità, si aggirano intorno, e si abbeverano, nella calma, allo stesso calore. La musica dunque si svela soave, sicura e viva tra le braccia che danno calore, come il sospiro di un fuoco lento. Horacio Burgos e Carlos “el tero” Buschini si incontrano una volta, tanto tempo fa, nella città di Córdoba in Argentina. Burgos e la sua chitarra saggia, piena di luce e finezze da brivido; Buschini e il suo basso che è terra e che è aria, quando vola nelle sue composizioni. Forse allora non erano nemmeno consapevoli di quello che, al loro reincontro, sarebbe successo in uno studio di registrazione a Milano, nel 2017. E qui, la musica argentina, quella sonorità sudamericana che aveva dato luce alla loro identità, prima di cominciare a girare il mondo, li stupisce nel profondo di due pulsazioni, sopra la nudità di note ispirate. Quella volta realizzano “EntreveraDOS”, il loro disco, primo capitolo di una squisita confluenza di sentimenti intrecciati. Un anno dopo, una volta ancora riuniti, danno vita ad una nuova testimonianza vibrante, un frutto maturo arricchito da alcune voci (la commovente Mery Murua, anche lei argentina di Cordoba, e l'italiano Gegè Telesforo) e da strumenti come percussioni brasiliane (Gilson Silveira) e marimba (Francesco Pinetti). Si chiama “Tierra que Arde” la seconda stazione del viaggio Burgos-Buschini. L'ardore non sempre è una fiammata; a volte brucia occulto negli spiriti caldi, coperti da una pelle di cenere.
Alejandro Mareco, giornalista, scrittore, critico musicale Cordoba, Argentina, Giugno 2020
BURGOS BUSCHINI DÚO dal Felmay Shop
Horacio Burgos - chitarra classica Carlos "el tero" Buschini - basso acustico