Esordio discografico che ha come filo conduttore l’universo femminile, raccontato usando canti tradizionali siciliani o ispirati alla tradizione dell’isola. Eleonora Bordonaro è una abile cantastorie che si fa accompagnare da marranzani e mandolini, riempendo il suono di sfumature blues, manouche, latine con mille trame originali, antiche, strane.
Cuttuni e lamé – Trame streuse di una canta storie è il primo disco firmato da Eleonora Bordonaro, che lo ha realizzato a quattro mani con Puccio Castrogiovanni e la partecipazione di molti musicisti e autori. Filo conduttore è l’universo femminile e gli affetti ad esso legati con vicende che dal generale diventano intime, personali. E la Sicilia là, come sfondo. Canti tradizionali o ispirati alla tradizione che raccontano pregiudizi, vizi diffusi, peculiarità, dubbi e sogni delle donne siciliane. Poi il campo si restringe e le donne diventano una sola donna che osserva, vola di fantasia, canta. Ecco allora la musicalità delle lingue: il siciliano, antichissimo lemma necessario per esprimere ogni sfumatura dell’emozione e il Gallo-Italico di San Fratello (provincia di Messina), fusione di dialetti del nord Italia e del sud della Francia, con la sua melodia gioiosa. E l’intera sceneggiatura si svolge come i quadri di una abile canta storie, che si fa accompagnare da marranzani, mandolini e altre musicherie, riempiendo il suono di sfumature blues, manouche, latine con mille trame originali, antiche, strane.