Il nuovo approdo dell’itinerario artistico del chitarrista napoletano Antonello Paliotti si rivela di estremo interesse anche in questo terzo disco per la nostra etichetta, dopo Tarantella Storta (fy 8036) e la Serenata Luntana (fy 8055) in compagnia della MandolinOrchestra.
A differenza dei lavori precedenti, dichiaratamente improntati a una revisione/rivalutazione del patrimonio musicale napoletano fondato essenzialmente sulla raffinatezza delle esecuzioni strumentali, La montagna fredda mette l’accento su un uso particolare del mezzo vocale. La presenza di vari cantanti ospiti chiamati ad alternarsi nei differenti brani (Gianni Lamagna, Brunella Selo, Luciano Catapano, Lello Giulivo, Antonio Esposito) non fa che rendere ancora più variato e suggestivo il progetto musicale di Paliotti, un artista che si va riconfermando come uno dei migliori talenti espressi dalla fecondissima scena del Sud Italia.
Ai brani tradizionali si accompagnano un certo numero di composizioni pensate dallo stesso Paliotti, abile come non mai a tenere insieme il passato e il presente. In ogni secondo si può perciò ascoltare una musica viva, sanguigna, che pare sgorgare direttamente dalla terra da cui proviene. Da notare ad esempio come un classico della canzone (non solo napoletana), Santa Lucia, risorga a nuova vita nell’interpretazione di Paliotti, ben coadiuvato nella circostanza dal violoncello di Leonardo Massa, che diviene, con un accorto espediente, la voce guida del brano. Nel programma del disco affiorano non soltanto preziose e dimenticate tarantelle e pizziche, ma particolare attenzione è riservata a frammenti mai troppo eseguiti e che pure possiedono una loro forte identità popolare. È il caso di Tu m’haje prummiso, ritornello delle lavandaie del Vomero, di Ciccuzza, tipico canto “a dispetto”, e della canzone di Zeza, colonna sonora per rappresentazioni che risalgono alla notte dei tempi. E non manca neppure il divertimento sui titoli di coda di Me diste ’appuntamento e si’ mancata, “scorrettamente” riproposta in chiave manouche.
Senza forzare mai la mano, tenendosi a metà strada tra il classicismo e la poesia dei rumori della strada, Paliotti e i tanti collaboratori intervenuti riescono a dare con La montagna fredda una fragrante versione del miglior sentimento partenopeo e a portare a termine un’opera che merita di essere conservata con cura negli anni a venire.
PALIOTTI Antonello dal Felmay Shop
1. ‘A rotta 2. Pizzica Tarantina tradizionale 3. Quanno maje 4. Tarantella Calabrese 5. Ciccuzza 6. Manco t'abbasta 7. Santa Lucia 8. Tu m’haje prummiso 9. ‘A muntagna fredda 10. La canzone di Zeza tradizionale 11. Sabella 12. Sto calascione 13. Tarantella Luciana tradizionale 14. Emigrante 15 . Me diste 'appuntamento e si' mancata
Le nostre Playlist
La nostra playlist su spotify Pre Minimalismo, minimalismo e post minimalismo, brani dal nostro catalogo curati per noi da Federico Marchesano,
PAOLO BONFANTI & MARTINO COPPO - You Were Right
from the CD "Pracina Stomp"
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